La scala PH misura il ph di un determinato elemento, essa va da 0 a 14, dove 7 rappresenta il neutro. Tutto ciò che si trova sopra a 7 è alcalino, tutto ciò che si trova al di sotto è acido.
Il nostro sangue è leggermente alcalino, sta fra 7,35 e 7,45 della scala ph. Nel caso dell’alimentazione, alimenti acidificanti tendono a far abbassare questo valore, mentre alimenti alcalinizzanti tendono a mantenere il sangue alcalino.
Se il sangue dovesse arrivare a 7,0 di ph, l’organismo collasserebbe immediatamente portando l’individuo istantaneamente alla morte. Per questo motivo il nostro corpo non consente mai al sangue di uscire dal proprio range.
La domanda da porsi è: “cosa serve al sangue per mantenere il ph in quel range?”: I MINERALI.
I minerali sono sostanze fondamentali per il nostro corpo, essi per essere assorbiti correttamente devono essere ORGANICATI all’interno degli alimenti che ingeriamo.
Se la nostra dieta è povera di minerali, significa anche che è ricca di cibi acidificanti, il nostro corpo non può permettere che il ph del suo sangue si abbassi, pertanto deve tassativamente reperire minerali, e questo come avviene? Da dove il sangue prende i minerali? Risposta: dalle altre parti del corpo.
Facciamo l’esempio del calcio. Il calcio è importantissimo per il corpo, qualora esso scarseggi, e non venga fornito correttamente con la dieta, viene prelevato da ossa, cartilagini, denti, tanto velocemente quanto urgente e frequente è la richiesta. Per questo motivo si vedono persone che a 50 anni hanno già iniziato a perdere denti in modo importante, vi sono esempi anche nei paesi vicini al nostro di persone che hanno iniziato a perdere parecchi denti tra i 40 ed i 50 anni. Vi sono anche molte persone che poco dopo i 40 anni già devono operarsi all’anca o alle ginocchia per mettere la prostata in quanto ormai totalmente prive di cartilagine. La cartilagine non viene meno perché siamo sfortunati, viene meno perché l’organismo, in caso di necessità di minerali che non trova nella dieta, va proprio lì a prelevarli. Se la necessità di calcio dovesse essere impellente, il sangue lo preleva direttamente dalle pareti dei vasi sanguigni. In questo caso però è altrettanto urgente il ripristino ma, essendo l’organismo povero di calcio in quanto scarsamente presente nella dieta, esso viene sostituito nelle pareti dalla colesterina. Quest’ultima viaggiando nel sangue, contenente tossine a causa del tipo di dieta, si mescola con le tossine stesse e forma una sorta di sostanza collosa che, col tempo, finirà per ostruire il vaso portando l’individuo ad un principio di infarto.
Se prendiamo un bicchiere di cola gassata (con ph 2,5) e lo versiamo in 38 litri di acqua con ph 7,4, la cola fa crollare il ph generale a 4,6. Ora capite a quale sforzo sottoponiamo quotidianamente il nostro corpo e gli organi interni? (P.S.: non date bibite gassate ai vostri figli).
Quello appena descritto è un esempio per far capire come il nostro corpo abbia fondamentale necessità di mantenere il sangue tra 7,35 e 7,45.
In una dieta corretta il bilanciamento tra acido ed alcalino deve essere pari a circa 80% alcalino e 20% acido.

Cibi alcalini: tutta la verdura cruda e tutta la frutta cruda
Cibi acidificanti ammessi per il 20%: cereali (eccetto il miglio che è alcalino) e legumi (eccetto ceci e fagiolini che sono alcalini)
Cibi acidificanti da evitare assolutamente: carne di ogni genere, pesce di ogni genere, latte, formaggi, derivati del latte, uova, farine raffinate, sale, zucchero.