Torniamo al Gran Chaco (Paraguay – Argentina – Bolivia) – aggiornamenti a settembre 2017.

Il Gran Chaco è una delle più grandi regioni geografiche del sud America che, un tempo, comprendeva tantissima foresta, in sud America seconda soltanto all’Amazzonia. Si tratta di un terreno che si estende tra Argentina, Bolivia e Paraguay.
 
Oggi il Gran Chaco sta subendo la più grande e devastante deforestazione al mondo. Pensate che tra il 12% ed il 15% è già completamente deforestato ed i terreni (disboscati e bruciati) sono stati convertiti in coltivazioni di SOIA. Mentre scrivo questo paragrafo sto osservando le immagini dell’ONG Mighty Earth che mostrano il risultato dell’azione di bulldozer ed incendi.
 
Anahita Yousefi (Direttore Campagne Mighty Eart)
“Abbiamo scelto il Chaco perché è un ecosistema davvero importante in America Latina, non gode di alcuna attenzione internazionale, nei media internazionali quasi nessuno parla del Chaco. Questo luogo viene deforestato molto più dell’Amazzionia. La foresta lascia spazio alla SOIA, nonostante il clima qui non sia affatto ideale, ma il governo sta sperimentando nuovi “OGM””.
La SOIA OGM comporta l’utilizzo di un enorme quantitativo di pesticidi sparsi nei campi per via aerea.
 
Catalina Cendra (Piccola coltivatrice di Nepenai – Chaco)
“Nel 2012-2013-2014 la soia ha fatto disastri enormi per via delle fumigazioni aeree. Siamo rimasti senza frutta, senza raccolti. Gli alberi di Carruno non davano frutti, si seccavano. Negli ultimi 20 anni è entrato in vigore il pacchetto agro-biotecnologico”.
 
Maria Del Carmen Seveso (medico di terapia intensiva, Argentina)
“Con l’approvazione della soia transgenica ed altre colture sempre di tipo transgenico che oggi, secondo la CONABIA (un’associazione per la lotta contro i pesticidi) sono circa 36 tipi differenti, il protagonista è diventato il glifosato. Esso oggi rappresenta oltre il 60% dei pesticidi usati a miliardi di litri in Argentina. 
Con l’aumento delle piantagioni sono moltiplicate le patologie legate ai pesticidi. Abbiamo la contaminazione di aria, acqua, cibo e terra. Le persone che si ammalano assorbono il veleno dalle fumigazioni con effetti sulla pelle e se raggiunge la pelle può essere respirato”.
 
Silvia Ponce (Abitante Avia Terrai, Chaco Argentino)
“Mi dissero che mia figlia era difficile da operare, che aveva tutte la malattie che ha per causa del veleno, era nata così”.
 
Nel Gran Chaco molti bambini nascono già con i tumori.
 
Europa e Cina sono i principali importatori di soia sudamericana, per la maggior parte utilizzata per gli allevamenti. Pensate che il 97% della soia utilizzata come mangime (per animali che per natura non mangiano la soia!) in Europa viene importata.
Nel solo 2016 l’Italia ha importato 183.000 tonnellate di soia dal Paraguay (l’Italia è il terzo importatore europeo) e 59.000 tonnellate dall’Argentina (secondo importatore europeo). In Italia l’85% della soia importata è destinato ai mangimi per allevamenti.
Soia che poi va nei corpi degli animali che oltre allo stress da prigionia e maltrattamento, oltre allo stress da cibo non adatto a loro, assorbono anche tutti i veleni contenuti in questi cereali che di naturale non hanno più nulla. Veleno che poi viene servito sulle tavole degli abitanti del “bel paese”.