Mi trovo sempre un po’ in difficoltà quando scrivo questi post, semplicemente perché potrebbe erroneamente passare il messaggio “dovete fare così…”.
Ecco, questo è proprio il messaggio che io non voglio mandare. Assolutamente.
Quello che chiedo è che ciò che dico non venga mai preso per buono, sono io che chiedo a chi legge che faccia le proprie verifiche.
Io non ho la presunzione di dire alle persone cosa dovrebbero fare, ritengo però che sia diritto di tutti avere accesso all’informazione, quell’informazione che oggi il business nasconde dietro a promozioni commerciali i cui contenuti non sono coerenti, non sono reali e, soprattutto, non sono socialmente utili, e questo accade soltanto perché il fine di una promozione commerciale è sempre e solo uno: la vendita.
Ciò che riporto è il risultato di studi ufficiali ed attendibili, quindi io mi limito a dire “guardate che è emerso questo”, poi ognuno deve fare quello che vuole di quell’informazione, può usarla per approfondire, può verificarla, può collegarla ad altre proprie info, oppure può cestinarla. Quello che è certo è che non sono io a dire cosa deve farne.
Non mangiare pasta e carne nello stesso pasto!!!
Premetto che, oltre a commettere il grave errore di mangiare cibi di origine animale, molte persone commettono un altro grave errore, ovvero quello di abbinare pasta e carne durante lo stesso pasto. Questo è sbagliatissimo e di seguito cerco di spiegarvi il perché:
abbinare carboidrati complessi e proteine animali rallenta notevolmente la digestione, questo a causa di importanti conflitti enzimatici. Scendiamo un po’ più nel dettaglio. A differenza di quelle vegetali, le proteine di origine animale contengono collagene, elastina, actina, miosina ed altre strutture proteiche che hanno la caratteristica di resistere agli attacchi degli enzimi proteolitici. L’organismo reagisce pertanto a questa mancanza, producendo nello stomaco più acido cloridrico (HC1) con l’obiettivo di facilitare l’azione enzimatica della pepsina. Tuttavia l’aumento del livello di acidità determina l’inibizione dell’amilasi (ptialina) impegnata a digerire i carboidrati complessi (amidi, pasta, riso, farro …ecc…). Questo perché per poter lavorare bene, la ptialina ha bisogno di un ambiente meno acido, pertanto quando nello stomaco arriva prima la pasta, viene prodotto un determinato livello di acidità (mediante i succhi gastrici) che deve essere necessariamente aumentato quando poco dopo ingeriamo della carne. Ci troviamo pertanto con la presenza di entrambi questi tipi di alimenti che manda in confusione il nostro stomaco, il quale “per non commettere errori” (passatemi l’espressione) produce un livello medio di acidità che non è assolutamente ideale né per l’uno né per l’altro.
La sosta prolungata di cibo in un ambiente caldo ed acido come il nostro stomaco, provoca importanti fenomeni fermentativi e quindi putrefattivi.
Questo processo se fatto una volta non crea certo la morte dell’individuo e neppure la malattia, ma se fatto più volte nell’arco di un mese e ripetuto nel tempo, oltre a tutti gli aspetti negativi già visti e che vedremo legati alla carne, può causare ulteriori disturbi di salute, come ad esempio l’insorgere di patologie come la gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera, tumore allo stomaco o al colon.
Se proprio non volete smettere di mangiare carne perché non vi importa della vostra salute, non vi importa del pianeta, non vi importa degli animali, non vi importa del futuro dei vostri figli e dei figli dei vostri amici, abbiate almeno l’accortezza di non abbinare la carne agli amidi.