La NATURA utilizza sempre un circolo VIRTUOSO, basti pensare che in natura non esistono scarti.

​Le piante, oltre a produrre l’unico cibo adatto all’uomo producono ossigeno, che è prezioso e vitale per l’uomo che, a sua volta, durante la respirazione espelle come anidride carbonica, che serve invece alle piante; i corpi e gli scarti degli esseri viventi inoltre, grazie ai vari microrganismi, vengono trasformati in nitrati e fosfati, che poi vengono usati dalle piante.
Il SOLE, l’ARIA, l’ACQUA sono i motori che permettono questo ciclo virtuoso. Pertanto se la natura ha scelto di utilizzare questi motori per vivere ed esistere per milioni e milioni di anni, non vedo perché noi non dovremmo seguire l’esempio e fare altrettanto.

L’utilizzo di combustibili fossili è inserito in un ciclo TOTALMENTE INEFFICIENTE dal punto di vista del sostenimento globale. Chiunque fosse messo a capo dell’“azienda PIANETA TERRA”, nel giro di pochi giorni CHIUDEREBBE il SETTORE COMBUSTIBILI FOSSILI, in quanto DELETERIO per la sopravvivenza dell’azienda stessa. In ogni attività, in ogni società, in ogni azienda, commerciale o di produzione che sia, il settore “deficitario” deve tassativamente essere chiuso oppure modificato altrimenti, proprio perché deficitario, rischierebbe di assorbire le risorse degli altri settori aziendali e quindi portare al COLLASSO l’AZIENDA. Quand’è che un’azienda corre questo rischio? Quando si lavora a settori stagni e chi controlla non avverte i VERTICI dell’AZIENDA.
Oggi il pianeta terra è come una grande azienda che opera a settori stagni e questi settori non lavorano per il benessere aziendale, ma per il benessere del singolo settore. Se i combustibili fossili sono un problema imminente ed importantissimo, occorre fare come stanno facendo alcune nazioni del Mondo.
Alcuni paesi si stanno attrezzando, altri lo hanno già fatto, la Danimarca ad esempio è auto-produttrice del suo fabbisogno di energia elettrica per il 100% da impianti eolici.
La Svezia nel 2015 ha lanciato il suo guanto di sfida: eliminare tutti i combustibili fossili entro i suoi confini diventando alimentata da fonti rinnovabili al 100%.
Il Costa Rica, il cui governo sta puntando fortemente alle rinnovabili, mira ad essere totalmente “carbon neutral” entro il 2021 (che è dietro l’angolo).
Il Nicaragua è alimentato per il 55% da fonti rinnovabili, punta ad arrivare al 90% entro il 2020!
La Germania leader nel settore fotovoltaico già dagli anni ’80, tra i paesi industrializzati è quella che copre più domanda giornaliera di energia elettrica da fonti rinnovabili, con un 78%.
L’Uruguay è il maggior paese con sfruttamento di vento per la produzione di energia pulita davanti alla Danimarca, infatti ha incrementato ulteriormente questa politica nel 2005 quando ha deciso di investire il 3% del PIL nelle energie più pulite. Oggi è per il 95% alimentato da fonti rinnovabili.