Io non parlo mai con nessuno di alimentazione, quando vado a cena con amici o colleghi i dialoghi sono i medesimi di sempre, dico la mia solo quando qualcuno mi chiede info (ed anche in quel caso mi limito molto a meno che la richiesta di info non sia insistente e realmente interessata) ma sempre in modo costruttivo, anche perché io fino a 6 anni fa ero “il re” dell’affettato e della carne alla griglia.
Non mi voglio dilungare sul percorso che mi ha portato a fare determinate scelte, chi vorrà lo potrà leggere nel libro che uscirà.
La mia scelta, inizialmente, è stata quasi “forzata”, mi avevano diagnosticato:
**artrite reumatoide, e mi avevano detto che l’avrei avuta a vita e che per 3-4 volte all’anno avrei avuto attacchi (gonfiore e dolore alle articolazioni) e che avrei dovuto prendere medicinali potenti ma solo a piccole dosi per gli effetti collaterali elevati;
**problemi importanti di cartilagine al ginocchio destro, avrei dovuto smettere subito di correre (al massimo cyclette) perché avrei rischiato di dover mettere una protesi al ginocchio;
**gastrite cronica (a volte avevo acidità anche quando bevevo l’acqua), mi avevano dato una cura che ho atto per 3 mesi e che, come tutte le cure, agiva sul sintomo, e come smettevo di farla, il problema si ripresentava.
Partendo dal presupposto che se esce dell’acqua dalla porta di casa (sintomo) perché è rimasto un rubinetto aperto (causa), non dobbiamo mettere uno stracco davanti alla porta, ma la prima cosa da fare è chiudere il rubinetto, poi asciughiamo l’acqua. Ho deciso di non limitarmi a “limare” i sintomi (assorbendomi tutte le controindicazioni che ne sarebbero arrivate), ho deciso che volevo cercare di capire PERCHE’ avevo queste cose, è stato a quel punto che mi sono imbattuto nell’igienismo e nell’infinità di studi che sono stati fatti su come alimentazione ed aspetto mentale condizionano la salute di ogni essere umano. Da un giorno all’altro ho cambiato radicalmente e, sebbene sia impossibile eliminare da un giorno all’altro il livello di tossicità accumulato in tanti anni, nel giro di alcuni mesi ho iniziato a vedere già i miglioramenti. Stavo decisamente meglio.
Oggi, a distanza di quasi 6 anni, non ho più avuto 1 solo accenno di artrite reumatoide, vado a correre 3 volte a settimana e percorro tra i 10 ed i 20 Km ogni volta (ahimè l’età pone i suoi limiti alle performance… ma mi accontento dei risultati), il mio ginocchio non mi ha più dato alcuni problema, e non ho più nemmeno l’accenno di gastrite. La mia vita è cambiata totalmente. Personalmente posso dire di essere rinato.
Questo è il primo motivo che mi ha spinto a cambiare stile di vita, vorrei solo che gli amici e le altre persone a cui voglio bene avessero queste info, nel dettaglio, per poi fare le loro scelte in autonomia, anche rimanere così, ma almeno consapevolmente. Ma se le persone non hanno le informazioni non possono neppure essere nella condizione di scegliere da un bacino che sia il più completo possibile.
Per questo ho scritto un romanzo d’avventura (L’Altra Parte Della Mente – Theta Edizioni 2018) dove i dati legati all’ambiente, agli animali, alla salute delle persone ed all’aspetto energetico/vibrazionale che lega il tutto, sono assolutamente reali e tratti da fonti ufficiali. Perché ho pensato che con un romanzo, forse, potevo informare, seppur in minima parte, un numero maggiore di persone.
Diventare animalista o anti-specista è stata una conseguenza non forzata, ma naturale, come se le vibrazioni di ciò di cui ci nutriamo mi avessero spinto per natura verso questa direzione (anche questo è scientificamente provato, ne parlerò non solo nel libro di fine anno ma anche nel nuovo romanzo), il fatto che ho visto di persona uccidere un agnellino a bastonate in testa (davanti alla pecora che l’aveva partorito) è stata solo la ciliegina sulla torta, la mia mente aveva già preso una direzione spontaneamente.
La cosa che mi ha più stupito mentre portavo avanti i miei studi, è stata quella di scoprire come l’essere umano sia il peggior ALIENO (si, gli stessi alieni dei film, quelli che vengono dipinti come coloro che vogliono prosciugare le risorse del nostro pianeta) della storia, per di più anche stupido, perché lo fa per produrre qualcosa che, per natura, è per lui deleteria.
Vediamo solo alcuni esempi:
L’88% dei terreni disboscati in Amazzonia è destinato agli allevamenti ed alle colture per gli allevamenti (tanti personaggi famosi si stanno battendo in tal senso, vedi ad esempio Natalie Portman, Leonardo di Caprio, Luis Hamilton, ecc…sono a centinaia, ma in genere non ne parlo perché sembra che si voglia trasmettere il messaggio che una persona deve cambiare perché lo fanno i personaggi famosi).
In queste colture vengono utilizzati concimi azotati potentissimi (300 volte più potenti dell’anidride carbonica) perché tanto i mangimi vanno agli animali (ma poi gli animali vanno nella pancia di qualcuno ed i danni di quei concimi permangono nelle carni dell’animale).
Esiste una regione, a sud dell’Amazzonia, tra Argentina, Bolivia e Paraguay. Si chiama Gran Chaco. Questa zona sta subendo una deforestazione ancora maggiore dell’Amazzonia, ma nessuno ne parla.
Le persone si ammalano di tumore perché il vento trasporta i concimi azotati che stanno utilizzando e le persone li respirano quotidianamente.
- Gli animali muoiono di tumore.
- I bambini nascono già con dei tumori e la loro vita sarà condizionata per sempre.
- L’istituto argentino di oncologia ha appurato che si tratta dei danni causati dalla tossicità dei concimi azotati.
- Inoltre le tribù indigene vengono cacciate con la forza dalla foresta e mandate a vivere in tende ai bordi della super strada.
- La soia coltivata nel Gran Chaco é destinata agli allevamenti. L’ITALIA è il terzo importatore europeo di soia dal Gran Chaco. (questa è solo una delle tante info).
Poi però ci mettiamo il cuore in pace facendo una donazione a Green Peace, sperando che arrivi un “Avenger”, con mantello verde, a mettere a posto tutte le cose.
Vi rendete conto che siamo l’unico essere vivente che si avvelena da solo, vero?
Un settore che consuma un’enormità in più di ciò che produce
L’Unesco ha definito il settore degli allevamenti come il più inefficiente del pianeta, dove ciò che viene consumato è nettamente superiore a ciò che viene prodotto.
Se siete in una stanza ed avete un piatto con una bella bistecca da 1 Kg, è giusto che sappiate che rinunciando ad essa in automatico la stanza si riempirà di altre 49 persone oltre a voi, con in mano una ciotola piena di cereali. Oltre a tutti i benefici salutari che ne avreste. E’ giusto che le persone lo sappiano, poi possono decidere di mangiare quelle bistecca ed io non posso e non voglio impedirglielo, ma è giusto che lo sappiano.
- 1 Kg di carne di manzo consuma mediamente 15.500 litri di acqua, se essa deriva da allevamento intensivo (come dimostrato da studi indipendenti) può richiedere fino a 100 mila litri di acqua per essere prodotta (è come tenere aperto il rubinetto di casa per 5 giorni e mezzo).
- 1 ettaro di patate da cibo per un anno per 22 persone
- 1 ettaro di riso da cibo per un anno per 19 persone
- 1 ettaro di carne da “cibo” per un anno per 1 persona
Se anche Cina, India ed Asia da domani iniziassero a consumare carne come in occidente, non sarebbero sufficienti 5 pianeti come il nostro.