..”Morirete tutti”… con il faccino di Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg (abbreviato Greta Thunberg che già è difficile di suo da dire). Questo è il messaggio che mi è arrivato non molto tempo fa su Whatsapp da qualche amico, con l’intento di scherzare e prendere un pochino in giro la buona Greta.
Personalmente credo che se una ragazzina di 16 anni arriva ad avere una popolarità superiore a qualunque altra associazione animalista, probabilmente significa che dietro di lei ha qualcuno che è in grado di spingerla e sorreggerla così in alto.
Doppio gioco? No, non credo.
Non credo che vi siano delle multinazionali dietro a questa figura così “anomala”, semplicemente perché tutto quello che questa sedicenne va dicendo e predicando in tutto il pianeta, è ciò che le più grandi e potenti multinazionali non vogliono sentirsi dire.
Qui comincia questo post, ad opera di Marco Mularoni, scrittore, ricercatore, igienista naturale, imprenditore.
Ciò che riporto è il risultato di studi ufficiali ed attendibili, ripeto, come fatto in post precedenti, che il mio obiettivo è semplicemente quello di informare. Non ho assolutamente né l’intenzione né la presunzione di dire alle persone “cosa devono fare”, se avete qualche minuto magari leggete questo post, poi dei contenuti FATENE QUELLO CHE VOLETE.
Esiste una cosa che accomuna tutti gli esseri viventi ed è il DIRITTO di ESSERE LIBERI. L’INFORMAZIONE, quella vera, quella corretta, rappresenta una delle principali forme di libertà.
Oggi coloro che fanno informazione attraverso i canali tradizionali, stanno attenti a quello che NON POSSONO dire per non infastidire chi gli permette di rivestire quella posizione, a discapito di quello che invece bisognerebbe assolutamente dire per trasmettere alle persone, ciò che spetta loro di diritto: LA VERITA’.
Faccio un esempio che riporterò anche in seguito, ma serve per farmi capire meglio: “se arrivo a casa la sera e vedo che da sotto la porta di casa esce dell’acqua, è inutile fare una donazione a qualcuno affinché venga a mettere uno straccio davanti alla porta per far assorbire l’acqua. Perché poi quando l’acqua continuerà ad uscire, questi magari verrà e murerà la porta, ma facendo così, arriverà il momento in cui quella casa non potrò più utilizzarla”.
Quindi io mi limito a dire “guardate che è emerso questo”, poi ognuno deve fare quello che vuole di quell’informazione, può usarla per approfondire, può verificarla, può collegarla ad altre proprie info, oppure può cestinarla. Quello che è certo è che non sono io a dire cosa deve farne.
I concetti riportati in questo post saranno in forma sintetica in quanto servirebbe un libro per gli approfondimenti. Libro che verrà pubblicato probabilmente entro fine anno (trattasi di un libro “tecnico” di informazioni, mirato a far capire come il benessere ambientale e del nostro corpo siano tra loro strettamente collegati, come ciò che fa male ad uno, fa male inevitabilmente anche all’altro).
Gli argomenti trattati sono, per molti, particolari o tabù. Purtroppo CI TROVIAMO A VIVERE in UN MONDO dove ogni nostra AZIONE, ogni nostra SCELTA quotidiana è CONDIZIONATA inevitabilmente DA REGOLE o LEGGI che ci vengono IMPOSTE, quando si va a toccare il tasto “alimentazione” ad esempio, elemento che ancora (per poco???) è oggetto di una libera scelta, le persone diventano delle BESTIE, vedono lesa la loro libertà, e quindi bisogna stare molto attenti a come ci si pone.
Io mi ritengo ambientalista, anti-specista ed igienista (l’igienismo è una scienza antichissima che semplicemente spiega come un certo stile di vita, dal punto di vista alimentare e mentale é fondamentale per il mantenimento o il ritrovamento della salute).
Sono assolutamente contrariato da molte associazioni ambientaliste, le quali richiedono contributi per cercare di tamponare alcune emergenze, ma in realtà sono le prime a non tenere gli accorgimenti necessari per estirpare il problema alla fonte. In sintesi, mettono lo straccio davanti alla porta di casa…
Mi dispiace anche che alcune associazioni animaliste siano troppo “aggressive” nel cercare di esporre i propri principi e nel cercare di divulgare informazioni importanti taciute dai mezzi di comunicazione. E’ assodato che le nostre espressioni, come ogni cosa, sono fatte di energia e quindi di vibrazioni, e queste (come ampiamente dimostrato dalla fisica quantistica e dalla epigenetica, ma non solo) per effetto risonanza, attraggono quelle simili. Pertanto se divulgando informazioni siamo aggressivi, avremo per certo (almeno all’inizio) una risposta aggressiva e questo allontanerà l’informatore dall’informato e quindi dall’obiettivo che l’informatore si era posto all’inizio.
Purtroppo gli igienisti moderni, seppur supportati da mezzi di comunicazione tali per cui un concetto può fare il giro del mondo in pochi istanti, si ritrovano ad avere difficoltà in più rispetto a quelli del passato (Pitagora, Aristotele, Platone, Plutarco, Seneca… concetti ripresi da Nikola Tesla, Leonardo Da Vinci, Einstein, ecc ecc) in quanto il tutto va contestualizzato alla situazione ambientale in cui ci troviamo a vivere.
Le persone non hanno idea di quello che sta accadendo, i media dicono poco o nulla ed anche quando lo dicono non chiudono il cerchio, anzi…. si limitano ad un accenno minimo.
Ad esempio:
“A Belluno sono caduti migliaia di alberi…. il motivo sono i cambiamenti climatici”
“Gli orsi bianchi si stanno estinguendo … il motivo sono i cambiamenti climatici”
“I coralli stanno scomparendo … il motivo sono i cambiamenti climatici”
“La foresta Amazzonica brucia… il motivo sono le multinazionali e le piantagioni di cereali”
potremmo andare avanti all’infinito. E quindi?
Non viene minimamente spiegato qual’è la situazione a livello globale e quali sarebbero le misure più idonee da prendere per cercare di riportare il clima in equilibrio. No, certe cose non si devono sapere perché dietro ad ogni effetto ci sono sempre una o più cause. A questo punto rimane soltanto una domanda da porsi, e non ve ne sono altre: “cosa genera queste cause?”.
Purtroppo nel 99% dei casi, chi o ciò che genera tali cause ha influenze, di solito finanziarie, troppo elevate verso coloro che dovrebbero divulgare l’informazione.
Ecco perché, ad esempio, la frase: “A Belluno sono caduti migliaia di alberi, il motivo sono i cambiamenti climatici. Le principali cause dei cambiamenti climatici sono………… pertanto per cercare di affrontare questa emergenza dobbiamo agire ……………” viene semplicemente sostituita con: “A Belluno sono caduti migliaia di alberi, la causa sono i cambiamenti climatici”.
No, non si tratta di “complottismo”. Riporto un esempio. Mi sento di dire che tra tutte le ordinazioni che riceve a livello globale, nel 90% dei casi le principali aziende di Fast Food vendono hamburger, patatine e cola.
Nel libro che uscirà a fine anno ci sarà una parte ampia dedicata alle sostanze tossiche contenute nella carne ma ora preferisco non dilungarmi su questo aspetto, anche se i contenuti, che hanno quasi dell’incredibile, sono da tempo chiari, lampanti ed assodati da innumerevoli ed autorevoli studi pluridecennali a livello globale. Inoltre consideriamo che se, ad esempio, mettiamo un bicchiere di cola (che ha un PH tra 2,5 e 2,7) in 38 litri di acqua con PH 7,4, immediatamente il PH di tutta l’acqua scende a circa 4,6. Non aggiungo altro, però mi chiedo, perché nessuno parla di questo? La risposta è molto semplice e non lascia spazio a fraintendimenti.
Quante volte vedete la pubblicità delle più importanti aziende di Fast Food alla TV in una settimana? Il numero esatto non lo conosco neppure io, ma vi assicuro tante, tante volte.
Pensate che una di queste aziende, probabilmente la più importante azienda di Fast Food a libello globale, per promuovere la propria industria, spende un budget superiore a quello dell’istituto sanitario nazionale americano di un anno intero. Con la differenza che questa azienda lo spende ogni 12 ore.
Ecco perché nessuno ne parla.
Non tutti sanno che nel 2004 è stato redatto “Il Pentagon Report” (di cui parlerò nel libro) fortemente voluto da A. Marshall (uno dei massimi esponenti del Pentagono) aveva già previsto tutti i disastri ambientali che stanno accadendo, facendo una proiezione fino al 2030. E non è un caso che sia stato proprio il Regno Unito la prima nazione del pianeta a dichiarare ufficialmente l’emergenza climatica (per il Regno Unito entro il 2030 è previsto un clima Siberiano stabile, é stato Tony Blair d’accordo con il Pentagono a far si che i più grandi climatologi del pianeta incontrassero lo staff di Bush nel 2004. Ma vennero letteralmente “rimpallati”). Poi Obama ha firmato i trattati di Parigi, assolutamente poco consistenti per l’emergenza attuale. Trattati dai quali Trump è poi voluto uscire (chissà perché non mi stupisco). Ma non mi stupisco dell’ignoranza del politico al comando, visto che uno dei nostri politici più importanti ha più o meno detto in un’intervista “mi hanno fatto una testa tanto col riscaldamento globale e sono stato tutto il mese di maggio con la felpa” (emulando una dichiarazione dello stesso Trump), ignorando o volendo ignorare il fatto che quella è proprio una conseguenza del riscaldamento globale. (Vi invito a cercare l’intervista in rete).
Il Pentagon Report del 2004, già all’epoca definiva questo processo come irreversibile.
E noi prendiamo in giro Greta Thunberg…