Guarda, c’è un asino che vola!

Dipende sempre da che angolazione si guarda un determinato argomento o evento. Dipende nei panni di chi ci mettiamo per una volta. E allora vi dico “travestitevi da pianeta Terra” ed iniziate a fare finta che l’agglomerato di cavolate che ci stanno raccontando, solo ed esclusivamente per alimentare la nostra paura, in realtà sia vero. Molto bene, voi siete il pianeta Terra, ed il Coronavirus rischia di sterminare gran parte della popolazione…. Siamo sicuri che sia una cosa negativa? Andiamo a vedere insieme i dettagli.

Non voglio discutere sul fatto se il CORONAVIRUS esista realmente e/o se sia così pericoloso come vogliono farci credere.

Colui che ragiona e che vuole informarsi sa da solo trovare le risposte. Tuttavia si vedano gli articoli ed i video pubblicati dal bravissimo Marcello Pamio, il quale evidenzia con la consueta precisione che lo contraddistingue, come mesi fa Bill Gates avesse già previsto l’entrata in scena di un “virus”, il fatto che i dati di contagio siano nettamente inferiori a quelli di una normale influenza, il fatto che i decessi siano nettamente inferiori a quelli di una normale influenza ed inferiori a quelli dovuti da infezioni prese in ospedale. Oltre al fatto che le società farmaceutiche in cui si trovano Bill e Melinda Gates nelle ultime settimane stanno registrando crescite esponenziali.

Ma lascio questi discorsi a Pamio che è molto più bravo di me.

Il mio intento è cercare di far comprendere alle persone come a volte, semplicemente guardando i fatti dalla giusta prospettiva, anche un evento come il Coronavirus, se fosse realmente pericoloso come dicono, forse potrebbe finire per essere salutare per il pianeta.

Per capire meglio di seguito riporto la definizione di “tumore”:

In medicina, neoformazione patologica dovuta a proliferazione più o meno rapida di cellule, che, in modo più o meno atipico, presentano la struttura delle cellule normali del tessuto da cui hanno origine”.

Vediamo invece dal sito dell’Humanitas:
Con i termini “cancro” e “tumore”, si fa riferimento ad una condizione patologica caratterizzata dalla proliferazione non controllata di cellule che hanno la capacità di infiltrarsi nei normali organi e tessuti dell’organismo alterandone la struttura e il funzionamento”.

Quindi, in sintesi, trattasi di cellule che aumentano di numero ad una velocità che è fuori controllo e che alterano il funzionamento corretto di uno o più punti fondamentali dell’organismo umano per il corretto operato del medesimo e quindi per la vita.

Direi che non fa una piega. Tornerò poi su questa spiegazione.

Ora riporterò una serie di domande con anche una serie di risposte:

D.: qual’è l’essere vivente che aumenta di numero a velocità spropositata?
R.: l’ESSERE UMANO

D.: qual’è l’essere vivente che sta bruciando/abbattendo intere foreste pluviali? (vedi LA RACCOLTA STUDI, il mio secondo libro da pagina 60 a pagina 76)
R.: l’ESSERE UMANO

D.: qual’è l’essere vivente che produce quotidianamente cibo per oltre 12 miliardi di persone ma ne lascia oltre 900 milioni che patiscono la fame? (idem)
R.: l’ESSERE UMANO

D.: qual’è l’essere vivente che ha messo in piedi un sistema come quello degli allevamenti, dove quello che si produce è nettamente inferiore a quello che si consuma? (idem)
R.: l’ESSERE UMANO

D.: qual’è l’essere vivente che per produrre un tipo di alimento (la carne) BRUCIA il 90% delle foreste, CONSUMA il 70% di acqua dolce, UTILIZZA il 70% dei terreni agricoli? (vedi LA RACCOLTA STUDI, il mio secondo libro pagina 59)
R.: l’ESSERE UMANO

D.: qual’è quell’essere vivente che per fare ciò che ho descritto al punto precedente, IMPREGNA di VELENI il terreno, facendo estinguere animali, AMMALARE di TUMORE altri essere umani e facendo sì che i BAMBNI NASCANO GIA’ con dei TUMORI? (vedi LA RACCOLTA STUDI, il mio secondo libro a pagina 67)
R.: l’ESSERE UMANO

D.: Qual’è l’essere vivente che per tenere in piedi il meccanismo di cui sopra (allevamenti di bestiame) immette in atmosfera almeno il 60% dei gas serra? (vedi LA RACCOLTA STUDI, mio secondo libro pagina 63)
R.: l’ESSERE UMANO

Non scendo in altri dettagli ambientali, riporto però alcuni fatti che devono far riflettere (cercate di rivivere le scene):

*** A pagina 97 del LA RACCOLTA STUDI, mio secondo libro trovate un capitolo intitolato “la mattanza dei delfini” che ha lo scopo di spiegare cosa succede nella baia di Taiji in Giappone più volte all’anno.
Per rimarcare il fatto che questo continua a verificarsi, di seguito riporto un estratto di un articolo di fanpage.it pubblicato il 20 febbraio scorso alle ore 18:04:
“Altri 55 delfini massacrati in Giappone: cucciolo prova a fuggire ma viene preso ed ucciso.

Dopo la mattanza dei 35 peponocefali avvenuto il 13 febbraio, nella baia di Taiji, in Giappone, si è consumato un altro atroce massacro di delfini. A finire sotto le lame dei cacciatori nipponici sono state 55 stenelle striate, che una volta condotte nel recinto della morte si sono ferite contro le rocce per tentare la fuga. Drammatiche le immagini di un piccolo issato a bordo di una piccola imbarcazione e buttato sotto le reti da pesca. (…) La mattanza si è consumata a pochissimi giorni di distanza da quella di 35 peponocefali (Peponocephala electra), splendidi delfini tropicali lunghi fino a 3 metri. In quel caso furono particolarmente scioccanti le immagini di cetacei legati per le pinne caudali come fossero mazzi di fiori, prima di essere trascinati sotto i tendoni e macellati senza pietà. (…)

Una volta intercettati, i delfini sono stati inseguiti per diverse miglia marine, prima di essere sopraffatti dalle imbarcazioni. Gli uomini li hanno spaventati a morte con la consueta tecnica dei pali di metallo (immersi in acqua e percossi per disorientare i cetacei). Radunati e trascinati nel recinto di Taiji, i mammiferi marini colti dal panico hanno cominciato a lanciarsi contro le rocce, procurandosi delle gravi ferite al rostro. Un piccolo, separato da sua madre, ha provato ad allontanarsi verso il bordo del recinto, nonostante fosse esausto dopo ore di fuga in mare aperto. E’ stato inseguito e affiancato; un membro dell’equipaggio lo ha afferrato per la pinna dorsale e lo ha issato sulla piccola imbarcazione. Una volta a bordo è stato infilato sotto una coltre di reti da pesca, vivo, come fosse un oggetto da buttare o nascondere. (…) E’ stato finito a colpi di coltello, come tutti e 55 gli esemplari catturati, femmine in gravidanza comprese.

Il massacro delle stenelle striate è stato documentato ancora una volta dai volontari “cove monitor” del Dolphin Project di Rick’o Barry, un ex addestratore di delfini che oggi si batte per la difesa dei piccoli cetacei in tutto il mondo. Fu tra i protagonisti principali del film The Cove, che fece scoprire a tutto il mondo le mattanze che si consumano nella maia di Taiji, nella prefettura di Wakayama. La pellicola vinse l’Oscar come miglior film-documentario nel 2010.

Poco dopo la mattanza i cacciatori nipponici hanno catturato otto lagenorinchi dai denti obliqui (Lagenorhynchus obliquidens), un’altra specie di delfino. Questa volta non per ucciderli e smerciarne la carne al supermercato, ma per venderli a peso d’oro ai delfinari e ai parchi marini. Gli spettacoli con i cetacei in cattività sono infatti la principale fonte di finanziamento per le atrocità che si consumano nella baia di Taiji. Per questo il Dolphin Project invita a boicottarli”.

Che buono il sushi!!!

*** A pagina 98-99-100 riporto la mattanza delle balene pilota (o delfini pilota) che avviene più volte all’anno nelle isole Faroe, dove ogni anno, più volte all’anno, decine e decine di balene pilota vengono spinte dalla paura verso una baia e lì tanti esseri umani adulti e bambini, armati di coltelli ed uncini, li massacrano. Per tradizione.

***A pagina 103-104-105 parlo del “festival di Gadhimai” a Bariyarpyr, nel sud del Nepal, dove ogni 5 anni si radunano esseri umani da varie zone, portano ogni sorta di animale. Durante questo “festival” vengono uccisi circa 200.000 animali ogni volta.

Il motivo? Un dono per il loro dio. I “fedeli” mettono gli animali in un recito e, armati di macete e lame, iniziano decapitarli tutti. Così il loro dio sarà veramente contento e loro vivranno una vita migliore.

Vi sarebbero tanti altri punti da aggiungere, qui ne ho riportati soltanto tre.

N.B.: tutto quello descritto nei tre punti di cui sopra, sia ben chiaro, accade QUOTIDIANAMENTE in ogni allevamento di bestiame.

D.: chi è l’artefice dei massacri relativi ai tre punti di cui sopra?
R.: l’ESSERE UMANO

  1. chi è che sa tutte queste informazioni ma non le comunica ai suoi simili?

R.: l’ESSERE UMANO

Bene, riprendiamo la definizione di tumore:

In medicina, neoformazione patologica dovuta a proliferazione più o meno rapida di cellule, che, in modo più o meno atipico, presentano la struttura delle cellule normali del tessuto da cui hanno origine”.

Vediamo invece dal sito dell’Humanitas:
Con i termini “cancro” e “tumore”, si fa riferimento ad una condizione patologica caratterizzata dalla proliferazione non controllata di cellule che hanno la capacità di infiltrarsi nei normali organi e tessuti dell’organismo alterandone la struttura e il funzionamento”.

A questo punto immaginiamo di sostituire il nostro corpo con il pianeta Terra e di sostituire la parola “cellule” con ESSERE UMANO.

Mi sembra parecchio evidente come l’ESSERE UMANO sia un cancro per il pianeta, il quale, senza le scorribande di questo essere così carico di avidità e crudeltà, sarebbe CERTAMENTE un luogo dover ancora regna l’equilibrio governato dai circoli virtuosi della natura e che non conoscerebbe inquinamento, massacri, guerre e quant’altro.

Allora, tornando al delicato argomento iniziale. Se il CORONAVIRUS fosse realmente quello che ci vogliono far credere, tale da mettere intere regioni in stato di “quarantena”, l’unico triste sarebbe l’ESSERE UMANO, mentre tutti gli esseri viventi animali e vegetali griderebbero di gioia per la ritrovata libertà ed il ritrovato equilibrio. Della serie, non tutti i mali VERREBBERO per nuocere.