Dietro alla risposta a questa domanda si nasconde un importante processo metabolico per il nostro organismo che, ahimè, per molti avviene anche abbastanza frequentemente.

A chi mangiava o mangia carne, sarà capitato sicuramente, a seguito di una mangiata serale di cibi carnei, di svegliarsi di notte completamente sudati. Questa manifestazione fisica viene sempre e semplicisticamente archiviata sotto alla voce “ho fatto una mangiata”. In realtà, all’interno del nostro meraviglioso organismo, avvengono una serie di processi che danno luogo alla “leucocitosi digestiva”.
Per capire di cosa si tratta e prima di parlare delle chiare evidenze scientifiche a supporto di questo processo, è importante capire prima cosa sono i globuli bianchi leucociti.
Vediamo di seguito una definizione:

I globuli bianchi leucociti sono cellule del sangue la cui funzione principale è quella di preservare l’integrità biologica dell’organismo tramite l’attuazione di meccanismi di difesa diretti contro microorganismi patogeni di varia natura e contro corpi estranei penetrati nell’organismo previo superamento delle barriere costituite dalla cute e dall’organismo. (Wikipedia).

 Dalla definizione si capisce perfettamente che i globuli bianchi entrano in funzione nel momento in cui l’organismo ha necessità di difendersi da sostanze che per natura non sono compatibili con esso.
Queste sostanze possono essere introdotte nel nostro organismo oppure prodotte dallo stesso, tramite tre canali principali:

  • l’alimentazione
  • l’aria
  • i nostri pensieri

L’alimentazione (all’interno della quale comprendiamo anche l’acqua) rappresenta il nostro “cibo visibile”, mentre aria e pensieri (insieme alla luce solare) rappresentano i nostri “cibi invisibili”.

Per ogni mm cubo di sangue abbiamo dai 5.000 agli 8.000 globuli bianchi leucociti (la media è di circa 6.000-6.700). Nei momenti di “pericolo” questi si moltiplicano (fenomeno di leucocitosi che richiede un grande consumo di energia da parte del nostro corpo).
Pertanto i globuli bianchi leucociti sono in tutto e per tutto dei soldati che si occupano di difendere il loro territorio, ovvero il nostro corpo, da potenziali nemici, ovvero le sostanze tossiche ed indesiderate.

“Il primo a verificare un aumento dei leucociti nel sangue dopo un pasto fu Donders nel 1846, cosa confermata nel 1859 da Virchow che diede a questo fenomeno il nome di “leucocitosi digestiva fisiologica”. Nel 1878 Dupérié dimostrò, in una sua tesi, l’esistenza di questa leucocitosi digestiva, mettendola in relazione stretta con il tipo di pasto ingerito. Egli notò come aumentava, ad esempio, con l’assunzione di legumi e latte. Nel 1897 Burlan e Schur considerarono la leucocitosi un effetto dell’introduzione di sostanze risultanti dalla scomposizione di determinati alimenti”.

La svolta ed il riconoscimento ufficiale si ebbe alla Conferenza Internazionale di Microbiologia di Parigi, già nel 1930, quando il grandissimo ricercatore Paul Kouchakoff (medico russo-svizzero) dimostrò come l’assunzione di un certo tipo di alimenti facesse attivare il meccanismo della leucocitosi.
In sintesi cosa fece Kouchakoff? Un processo molto semplice, egli prese un gruppo di persone e le divise in tre sotto-gruppi:

  • carnivori
  • vegetariani (che consumano anche latte e uova e cibo cotto)
  • vegani tendenzialmente crudisti

fece le analisi del sangue a questi soggetti per poi servire loro un pasto secondo il loro stile nutrizionale, per poi ripetere le analisi dopo il pasto.

Vediamo che cosa riscontrò nelle analisi effettuate subito dopo il pasto:

  • nei carnivori i globuli bianchi leucociti erano triplicati, in alcuni casi quadruplicati;
  • nei vegetariani i globuli bianchi leucociti erano raddoppiati;
  • nei vegani i globuli bianchi leucociti erano rimasti i medesimi.

 Siccome i globuli bianchi fanno parte del sistema immunitario, è lecito dire che questo è un esempio lampante di come il nostro sistema immunitario sia più a suo agio in un ambiente vegano.

Questo moltiplicarsi di globuli bianchi, questo proliferare, significa per il corpo un dispendio enorme di energia, significa dare come “carburante” alla nostra macchina una sostanza che fa consumare di più per il consumo stesso del carburante rispetto al percorso che dobbiamo fare. È assolutamente un controsenso.
Egli sosteneva che il fenomeno è ancora più marcato quando i cibi sono cotti a pressione e senz’altro peggiore quando è l’uomo che li manipola (industrializzazione). Sosteneva che mangiare cibi di origine animale, cibi cotti, affumicati o salati causa una leucocitosi violenta, analoga all’ingestione di veleno.
Kouchakoff ha anche suggerito a chi mangia carne e derivati animali (quindi anche il pesce), di introdurre nella dieta cibi vegetali crudi. Seppur rimanendo una dieta errata, ma grazie all’assunzione di cibi crudi prima del resto (verdure crude di stagione ben masticate e mangiate lentamente), è possibile registrare un’aumento un po’ più contenuto di globuli bianchi causato dai cibi di origine animale, cotti, industrializzati, ecc.

Quando dopo una cena a base di carne, la persona si sveglia di notte con tanto sudore e caldo, significa che il sistema immunitario ha prodotto un quantitativo enorme di globuli bianchi leucociti per tenere fronte alle tossine contenute nella carne (stiamo parlando di oltre 2.000 sostanze tossiche, una parte delle quali presenti per natura ed una parte introdotte negli allevamenti di bestiame), in quel momento il sudore viene prodotto per due motivi:

  • coadiuvare l’opera di espulsione delle sostanze tossiche, aiutando così attraverso la pelle gli altri organi emuntori;
  • un aumento della temperatura corporea, questo perché le sostanze tossiche e le cellule tumorali non sopravvivono all’aumento della temperatura, ad ulteriore dimostrazione (se mai ve ne fosse bisogno) che la febbre non rappresenta un nemico ma, bensì uno strumento di difesa del nostro corpo (inoltre durante la fase febbrile il nostro organismo produce tante sostanze anti-ossidanti);

Kouchakoff ha dimostrato nel 1930 ciò che grandi studiosi dei decenni passati avevano già capito, ovvero che a seconda del tipo di alimentazione che abbiamo, il nostro organismo mette in funzione i suoi sistemi di difesa. Questo, come anticipato nelle righe precedenti, comporta un enorme dispendio di energia, aspetto fondamentale perché l’energia è fondamentale per il nostro organismo per tutte le funzioni biologiche vitali quotidiane. Questi sperperi tolgono energia a tutto il resto, creando mancanze, rallentamenti, blocchi, ecc…

Col tempo e col ripetersi di tali eventi (la leucocitosi non si verifica soltanto dopo le grandi mangiate, quando sudiamo di notte, si verifica dopo ogni pasto che comprende proteine animali, non si verifica soltanto dopo un pasto vegano, con prodotti di stagione che siano il più biologici possibile, non industrializzati e prevalentemente crudi), il deficit energetico si può tradurre in seri e gravi problemi per il nostro organismo.
Questo perché i cibi che provocano leucocitosi digestiva sono anche i cibi che provocano acidificazione dell’organismo.

L’acidificazione dell’organismo e quindi del nostro sangue è alla base di ogni forma di malattia (l’igienismo naturale la chiama “tossiemia”) come scoperto da Otto Heinrich Warburg che nel 1931 vinse il Premio Nobel per la medicina per aver scoperto le cause dei tumori, riconducibili proprio all’acidificazione dell’organismo.

Alla stessa conclusione, ma seguendo altri studi, arrivò anche Andrè Simoneton, che nel 1949 pubblicò la scala delle lunghezze d’onda. Egli aveva misurato le onde elettromagnetiche emesse da un organismo sano, misurate in angstrom, appurando che erano sempre superiori ai 6.000-6.500 angstrom. Siccome era molto malato, decise di verificare quali alimenti presentavano onde elettromagnetiche affini a quelle dei corpi sani, e scoprì che frutta e verdura presentavano valori strabilianti, sempre superiori ai 6.000 angstrom ma anche fino a 10.000.

Seguendo pertanto un’alimentazione ad alti valori di angstrom, Andrè Simoneton guarì di tutte le sue patologie, all’epoca considerate incurabili e ad 80 anni ancora nuotava ed andava a sciare.

Le leggi della natura sono chiare e coerenti, ad ogni specie il suo cibo specifico e per l’essere umano, per chi ha studiato un minimo di anatomia, non vi sono dubbi di alcun tipo su quale sia il cibo idoneo.

Kouchakoff lo ha scoperto tramite i globuli bianchi, Warburg tramite l’acidità e l’alcalinità, Andrè Simoneton tramite la misurazione delle onde elettromagnetiche in angstrom (precise al decimilionesimo di millimetro), Colin Campbell tramite 27 anni di studi e ricerche scientifiche (The China Study), gli animalisti tramite visite nei lagher legalizzati degli allevamenti di bestiame, gli ambientalisti più svegli tramite le foreste in fiamme. Tutti questi portano al medesimo risultato.

Ma l’uomo si sa, è abitudinario, recidivo, per effettuare cambiamenti, per evadere dai propri programmi mentali, ha bisogno di vivere delle emozioni, ma parlo di emozioni importanti.
Cosa serve per far vivere delle emozioni? Solo una cosa, ed una soltanto: l’informazione.
L’informazione si può presentare sotto varie forme: può essere un libro, un video, un’esperienza traumatica, un’esperienza bellissima, l’informazione può essere una malattia oppure una bella guarigione.

Informazione = forte emozione = consapevolezza = cambiamento