A scuola di igienismo naturale
I principi dell’igienismo fondano le sue radici nell’antichità, in personaggi del calibro di Pitagora, che nel 600 a.C. fondò la prima confraternita anticipando l’approccio vegetariano-igienista alla vi-ta, seguito da Platone, Socrate e Aristotele, Epicuro e Zenone (IV sec. d.C.), Seneca e l’imperatore Marco Aurelio, tutti vegetariani.
I principi igienisti sono stati ripresi in tempi più recenti da Leonardo da Vinci (XIV secolo d.C.), dal naturalista Paracelso, Albert Einstein, e tanti altri ancora.
Gli igienisti dell’era moderna (dal 1800 ad oggi), mentori degli igienisti attuali, furono medici e naturopati quali Jennings, Graham, Tilden, fino ad arrivare a Shelton.
Cos’avevano in comune tutti questi personaggi? Tutti pensavano che il rispetto e l’applicazione corretta delle leggi della vita fossero tutto ciò che è necessario all’uomo per restare in salute o per recuperarla.
Per l’igienismo la causa di tutte le malattie è da ricercare nella “tossiemia”. Il termine tossiemia si riferisce al materiale di scarto della digestione e a tutto ciò che il corpo non può utilizzare come alimento. Questo materiale di scarto (tossine), se eccessivo, tende ad accumularsi nell’ambiente extra cellulare o connettivo del corpo, intasando il sistema. Le tossine si distinguono in endogene ed esogene: le prime sono prodotte all’interno del corpo dal normale metabolismo cellulare, le se-conde vengono immesse dall’esterno, a causa dell’inquinamento, dall’alimentazione (cibi acidifi-canti), da stati di paura e stress cronici. Questi elementi sono in correlazione tra loro, influenzano il metabolismo e il normale svolgimento delle attività vitali dell’organismo.
Da oltre 2500 anni, a partire dai precursori fino ad arrivare alla scienza igienista moderna, si stu-dia e analizza con approccio scientifico il modo in cui questi elementi interagiscono, positivamen-te o negativamente, con il nostro organismo. I risultati di questi studi, in tempi moderni, sono eclatanti, ufficiali, misurabili e, soprattutto, alla portata di tutti. Purtroppo nessuno ne parla.
Lo stile di vita igienista rappresenta una via per raggiungere l’equilibrio mentale, fisico ed am-bientale, attraverso le seguenti leve:
– un’alimentazione naturale, nel rispetto dei ritmi circadiani, dell’anatomia e fisiologia dell’apparato digerente, delle combinazioni alimentari, e basata su una quota importante di cibo crudo per garantire all’organismo l’apporto di nutrienti vitali;
– una buona attitudine mentale e una gestione consapevole delle nostre emozioni, affinché la nostra mente diventi la nostra più potente alleata;
– un adeguato esercizio fisico, che supporti l’organismo nel processo dell’eliminazione delle tossine e favorisca ossigenazione dei tessuti stimolando il sistema linfatico;
– una respirazione profonda ed efficace, per portare aria sufficiente a tutti gli alveoli e ossi-genare il sangue adeguatamente, ed eliminare attraverso l’espirazione profonda i rifiuti dal sangue;
– bagni d’aria e di sole.
Tutti questi insegnamenti fanno parte di alcune scuole di igienismo che aiutano ad essere indipen-denti e responsabili nei confronti della propria salute e preparano ad insegnare agli altri ad occu-parsi della loro. Di queste scuole ce ne sono state in passato e ce ne sono ancora, dagli Stati Uniti all’Australia. Se ne trova una anche in Italia, la quale rappresenta un’esperienza di crescita unica, che va molto oltre le nozioni igieniste.
L’uomo moderno ha perso il legame con il proprio spirito, il proprio corpo e il mondo naturale circostante. Una formazione igienista aiuta a ripristinare in modo autentico questi legami.
Le nostre scelte quotidiane riguardo l’alimentazione non solo possono essere deleterie per il nostro organismo, ma rischiano di esserlo per l’ambiente e per le generazioni future.
Allevamenti intensivi, sfruttamento delle risorse naturali fino a minacciarne la sopravvivenza, inquinamento oltre i limiti tollerabili: tutto questo è fortemente in contrasto con lo stile di vita igienista, che da oltre 2500 anni suggerisce, come alimentazione ottimale per restare o tornare in salute, un’alimentazione basata su ciò che la natura ci offre, con una quota ideale del 60-70% di cibo crudo, ricco di enzimi, vitamine, e sostanze fitochimiche che sono alla base di un corpo e una mente sana.
Tutti i cibi di origine animale sono altamente acidificanti e producono sostanze nocive di scarto metabolico, incompatibili con la nostra fisiologia. La dieta a base vegetale si avvicina a quella igienista, anche se molto spesso prevede l’utilizzo di troppi cereali e glutine e non pone sufficiente attenzione al cibo crudo, alla sobrietà, al riposo metabolico e infine al digiuno come strumenti potenti per gestire autonomamente la propria salute. Nutrirsi con cibi dall’elevato contenuto nutritivo consente di mangiare meno e di imparare ad ascoltare il proprio corpo. Una buona educazione igienista serve anche per apprendere cosa considerare come alimento e cosa come “non alimento”, le combinazioni alimentari più favorevoli e i metodi di cottura per adattare la cucina in chiave igienista.
Nell’igienismo anche l’aspetto mentale gioca un ruolo fondamentale. È ormai ampiamente dimostrato come il persistere di pensieri negativi e stress possa causare alterazioni chimiche e cellulari, fino a gravi patologie. Purtroppo le sollecitazioni della società moderna, orientate a modelli competitivi, alimentano stress e isolamento emotivo: per questa ragione si rende necessario accedere ad un programma formativo rigorosamente igienista, che integra anche tecniche e discipline che aiutano a gestire i conflitti emotivi e mantenere l’equilibrio interiore. Ciò che resta immutato, sia che si parli del corpo o della mente, è l’approccio igienista, che parte dal presupposto che siamo stati concepiti con capacità auto-guarenti, e che la salute è lo stato naturale dell’uomo. Di fronte a una malattia l’igienismo non vuole curare, ma suggerisce pratiche atte a riportare l’organismo o la mente nella condizione di auto-guarirsi. Quando il disequilibrio è importante, può aiutare un per-corso di detossificazione profondo, fino al digiuno, che mettendo l’organismo a riposo fisiologico, consente di concentrare tutta l’energia verso i processi di guarigione. è quindi utile una formazione che approfondisce anche gli aspetti legati al digiuno, ed eventualmente la partecipazione a ritiri igienisti organizzati.